Il bilancio finale è drammatico: cinque morti e due feriti nella sparatoria avvenuta ad Annapolis nella redazione della Capital Gazette, un quotidiano locale del Maryland. L’autore della strage, il 38enne Jarrod Ramos, aveva citato il quotidiano in  tribunale, ma aveva perso nel 2015. Ramos si era sentito diffamato da un articolo del 2011, in cui si  riferiva della sua ammissione di  colpevolezza in un processo per la persecuzione di una donna sui social media. Le persone rimaste uccise dopo il blitz di ieri, condannato anche dal presidente Donald Trump (“Gli attacchi violenti ai giornalisti sono contro tutti gli americani“, ha detto), sono Rebecca Smith, un’assistente alle vendite appena assunta, e quattro giornalisti: Wendi Winters, John McNamara, Geradl Fishman e Rob Hiaasen. Quest’ultimo è fratello di Carl Hiaasen, a lungo editorialista del Miami Herald e prolifico romanziere.

Quattro di loro sono morti sul posto, mentre una quinta vittima è deceduta in ospedale. La sparatoria è iniziata poco dopo le tre del pomeriggio. Armato con un fucile da caccia e bombe fumogene, Ramos ha fatto irruzione in redazione sparando attraverso la porta a vetri. “Non c’è niente di più terrificante che sentire gli spari mentre sei nascosto sotto la scrivania e poi sentire il rumore della ricarica dell’arma”, ha raccontato su Twitter il reporter Phil Davis, sopravvissuto alla strage. In un breve reportage pubblicato 45 minuti dopo la  sparatoria sul sito del quotidiano, il giornalista ha poi parlato di una scena da “zona di guerra” e di una situazione “che mi sarà difficile descrivere per un po’“. La polizia, giunta rapidamente sul posto, ha arrestato il killer, che si era nascosto sotto una  scrivania. Gli agenti hanno evacuato l’edificio dove si trovavano circa 170 persone, impiegate anche in altre società. La sparatoria aveva provocato scene di panico. Ci sono state diverse chiamate alla polizia, ma anche messaggi disperati mandati alle persone più care. Chiusa in una stanza con quattro colleghi, la 27enne Karen Burd, neoassunta in una società di consulenza fiscale, ha raccontato con le lacrime agli occhi di “aver cominciato a pregare”. “Credevo fosse arrivata la mia ora”, ha aggiunto. “C’è uno sparatore in azione. Ti amo“, ha scritto alla figlia, l’impiegata di un altro ufficio, Rayne Foster. Jarrod Ramos, 38 anni, l’autore della strage, è stato formalmente incriminato con cinque capi d’accusa per omicidio premeditato. Lo riferisce la Cnn che ha esaminato i documenti della corte. Ramos è comparso già questa mattina nel tribunale per rispondere delle accuse.

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