Un microrganismo mette a rischio la fauna marina della costa ovest della Florida. Questo l’allarme lanciato dal Mote Marine Laboratory, una vera e propria squadra che soccorre in mare tartarughe e altri mammiferi in pericolo di morte. Secondo i dati raccolti dall’associazione oltre 100 tonnellate di animali marini sono stati raccolti sulle spiagge intorno alla città di Sarasota, sulla costa occidentale della Florida, normalmente frequentata dai turisti.

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C’è di più: dal 7 agosto, 12 delfini si sono arenati sulla riva della contea, tutti morti, un bilancio equivalente normalmente a quello di un anno intero. Fra le vittime della red tide anche Speck, un delfino maschio di 12 anni avvistato almeno 300 volte dai ricercatori nella baia di Sarasota.  Responsabile dei decessi sarebbe la cosiddetta marea rossa, la red tide, un fenomeno naturale causato dalla Karenia brevis, un microrganismo presente nel Golfo del Messico che rilascia una potente neurotossina che può diffondersi nell’aria, causando emicranie, tosse e attacchi di asma anche negli esseri umani. Il fenomeno che attualmente interessa la Florida è iniziato nell’ottobre 2017, ma è notevolmente aumentato nelle ultime settimane, diffondendosi sulla costa occidentale dello stato, da Tampa a Naples, a una distanza di 320 chilometri. I residenti e i commercianti sperano adesso che vengano prese misure, come la costruzione di laghi di raccolta per il trattamento dell’acqua o la riduzione dell’uso di fertilizzanti per promuovere la crescita di alghe nocive. Ne va non solo della vita della fauna marina, ma anche delle attività imprenditoriali della zona.

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