I TimberWolves battono i Miami Heat nonostante Dion Waiters

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Terza sconfitta casalinga per Miami che sembra aver perso il senso della vittoria. Partita incredibile, pazza, ma questo è il basket.
I ragazzi dominano la prima parte e cedono il passo solo alla metà dell’ultimo quarto quando il tempo a disposizione non sembra più sufficiente per recuperare. Sotto di sette a due minuti dalla fine sembra finita, ma questa sera, dopo aver fatto arrabbiare coach Spo nella partita precedente, Dion Waiters decide di tornare in cattedra e ci pensa lui a regalare l’overtime a tre secondi dalla fine.
AAA in delirio perché, con il morale a mille, ora è difficile perdere la partita. E invece succede quello che non ti aspetti. La squadra inizia il tempo supplementare molle e disattenta e in un minuto e mezzo si trova di nuovo sotto di sette.
Sembra che i Minnesota facciano di tutto per tornare in partita ma un errore di rimessa regala palla agli Heat, e Olynyk la mette da tre e ad un minuto dalla fine ci si ritrova ad una sola distanza.
La vera differenza, questa sera però, come tante altre volte, la fanno i tiri dalla lunetta: Miami ha una percentuale realizzativa del 68% mentre gli ospiti del 91,4% e anche nell’overtime non sbagliano nulla riportandosi a tre punti di vantaggio a quattro secondi dalla fine.
Gli Heat hanno la palla in mano e la possibilità di pareggiare di nuovo, ma questa volta il tentativo di Waiters finisce sul ferro e i espugnano l’American Airlines Arena per 125-122.
Terza sconfitta consecutiva casalinga e a Miami, nella notte di Halloween, tornano gli spettri della scorsa stagione, quando dopo la prima parte gli Heat avevano chiuso con uno score di 11 vittorie e 30 sconfitte, serie che era costata in seguito l’accesso ai playoff.
Nessuno vuole ripetere quella partenza, ma per non ritrovarsi nella stessa situazione bisogna subito fare tesoro delle sconfitte e limare gli errori durante la partita.
Mercoledí arrivano i Chicago Bulls a Miami e chiudono il ciclo casalingo di 6 partite che gli Heat hanno avuto.

 

Di seguito la sintesi.

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Lettere e Filosofia ad indirizzo artistico; per 13 anni responsabile per la qualità di un laboratorio agroalimentare. La passione per l’arte l’ha portata a frequentare corsi presso l’associazione illustratori Ars in Fabula di Macerata, con personaggi di spicco dell’ambiente fra i quali Roberto Innocenti, Maurizio Quarello, Miguel Tanco. Appassionata di pasticceria consegue il titolo presso CAST Alimenti, la prestigiosa scuola di pasticceria del Maestro Iginio Massari. Consegue il titolo di “chocolatier” frequentando il corso speciale con il Maêtre Chocolatier svizzero Eliseo Tonti. Spostandosi all’estero, per seguire il marito trasferitosi negli States per lavoro, frequenta corsi con i più grandi pasticceri nel paesaggio internazionale: Christophe Felder, Jean Michael Perruchon, Christophe Michalak, Antonio Bachour, John Martin, Francisco Migoya fra i tanti… Il motto: Vedere è indagare e indagare è conoscere.

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