Gli accertamenti del centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie di Atlanta non lasciano dubbi: un focolaio del virus si è 160801152459-zika-miami-neighborhood-large-169propagato in Florida ed esattamente a Wynwood, dove sono 14 i casi finora accertati  di infezioni autoctone, cioè contratte localmente e non a seguito di viaggi dei soggetti in zone infestate dalla zanzara. E le indicazioni di Tom Frieden,  direttore del centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie di Atlanta, sono esplicite: la zona di Wynwood è offlimits per tutte le donne incinte o in procinto di esserlo in quanto considerata zona con trasmissione attiva del virus. La procreazione è addirittura sconsigliata nelle prime 8 settimane dal rientro da Miami. Gravi sono infatti le conseguenze per il nascituro in caso di infezione: il bambino di solito risulta affetto da microcefalia.

I cittadini statunitensi sono quelli maggiormente interessati dall’allerta: sul sito del dipartimento Usa per la salute è disponibile  il vademecum  «Cosa devi sapere sul Virus Zika»  con  le indicazioni necessarie per affrontare l’emergenza sanitaria.Zika 2 E noi italiani,con le valigie in mano, pronti a partire per le sospirate vacanze a Miami,  che facciamo? Beh, sicuramente la situazione non è delle migliori. Se da una parte la Florida non è considerata ancora zona a rischio secondo le mappe del Centro di prevenzione Europea, dall’altra la Farnesina, attraverso il sito Viaggiare sicuri, informa della possibilità del contagio e invita a consultare il sito statunitense per ulteriori approfondimenti. Insomma, il consiglio  di evitare le zone a rischio è esteso preventivamente a tutti coloro che intendono spostarsi nelle aree in questione. Molti hanno già scelto di seguire questi consigli, disertando soprattutto  le zone del Sud America, dove maggiore è la diffusione delle zanzare che trasmettono la malattia e dove il virus risulta endemico . L’effetto Zika sta mettendo ko proprio il Brasile, che rischia di veder saltare i giochi olimpici di Rio.zika Molta preoccupazione fra gli atleti di tutto il mondo che in qualche caso sono arrivati a chiedere  lo spostamento  dei giochi o  addirittura hanno rinunciato a partecipare. Per arrivare alla decisione di congelare lo sperma fatta dal  britannico Greg Ruthford, campione olimpico di salto in lungo. Cosa non si arriva a fare per una zanzara!

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