Dopo essersi aggiudicato tre premi Oscar, Moonlight sembra essere l’unico film (impegnato) riuscito a strappare qualcosa al superpremiato La La Land anche in termini di visibilità mediatica. Oltre ai sopracitati Oscar (come miglior film, migliore attore non protagonista, migliore sceneggiatura non originale) e ad altre 5 candidature alla statuetta, la pellicola ha finora raccolto 186 riconoscimenti internazionali (record assoluto), tra cui il Golden Globe 2017 come Miglior Film Drammatico, il 2016 British Indipendent Film Award, l’American Film Institute 2016, il GAAD Media Awards 2017 come miglior film della grande distribuzione, ed è anche stato scelto come Film di apertura del Festival del Cinema di Roma. Il film è ambientato a Liberty City (dove, tra l’altro, regista e sceneggiatore sono cresciuti e sono state realizzate gran parte delle riprese), tra spacciatori filantropi, prostitute madri tossicodipendenti e ragazzi violenti, e va al di là di tutti i luoghi comuni e le aspettative che un quartiere disagiato può suggerire. Liberty City (nata come Liberty Square Housing) è sorta nel 1937 perché ospitasse la manodopera impegnata a costruire la Miami Magic City in fortissima espansione. Il quartiere era cintato da un muro che serviva ad isolare il ghetto operaio nero dai quartieri borghesi, isolandolo di fatto dal resto di Miami. Al film va il merito di aver colmato la distanza empatica tra i ricchi quartieri residenziali e Liberty City, scavalcando il muro per rivelare al mondo la realtà di un quartiere da sempre off-limits, riuscendo a mostrare anche la bellezza rigogliosa e luminosa di Miami sempre presente sullo sfondo. Il regista e lo sceneggiatore non si aspettavano che questa pellicola, basata sull’opera teatrale “Moonlight Black Boys Look Blue”, lasciasse in eredità al loro quartiere un segno concreto e permanente della loro affermazione artistica e sociale: gli amministratori della Contea di Miami-Dade hanno infatti approvato all’unanimità il provvedimento che darà il nome di Moonlight Way alla porzione della NW22nd Avenue compresa tra la NW 61st Street e la NW 66th Street, proprio lungo il confine ovest di Liberty City (esattamente opposto a quello dove ancora sorge parte del muro del ghetto)…che adesso, grazie a questo riconoscimento, potrà finalmente sentirsi orgogliosamente parte della città di Miami.

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