I padroni di casa non hanno mai avuto un ritmo costante e le percentuali al tiro abbastanza basse e, nonostante la mancanza del centro di Miami Hassan Whiteside, Russell Westbrook (29 punti, 8 assist e 13 rimbalzi) e Carmelo Anthony non sono riusciti ad essere incisivi, anzi. In effetti se c’era una partita in cui gli Heat potevano approfittare per battere i Thunder era proprio questa, visto che Paul George (12 punti) e Carmelo Anthony (6 punti) non erano per niente in gara.

Mar 23, 2018; Oklahoma City, OK, USA; Oklahoma City Thunder forward Paul George (13) steals the ball from Miami Heat forward James Johnson (16) during the second quarter at Chesapeake Energy Arena. Mandatory Credit: Mark D. Smith-USA TODAY Sports

Okhlaoma chiude in vantaggio i primi due quarti, ma nel terzo Miami spinge sull’acceleratore e si porta avanti con un parziale di 20-26 arrivando a un punteggio di 64-66. Purtroppo però il team di Spoelstra perde troppe occasioni e gli avversari rientrano in gara.  “Sono molto veloci e abbiamo avuto poco spazio di manovra per sfondare la loro difesa” sottolinea proprio il coach Spo. E’ dopo il terzo periodo che Westbrook e compagni si rendono conto di quanto l’assenza di Whiteside sia cruciale e dal quel momento in poi concentrano tutto il gioco sul centro neozelandese Steven Adams (24 punti e 12 rimbalzi), che prende in mano la partita e chiude il match per 105-99. Nell’ultimo quarto i Thunder conquistano 41 punti. “Non si possono concedere oltre 40 punti in un solo periodo” commenta James Johnson a fine partita. L’ala di Miami totalizza 23 punti, 2 assist e 4 rimbalzi, seguono Goran Dragic con 20 punti, 5 assist e 4 rimbalzi e Justice Winslow e Wayne Ellington con 14.

Stasera gli Heat saranno impegnati sul campo degli Indiana Pacers.

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