Un uomo si è presentato all’hotel Trump National Doral, alle due di mattina di venerdì scorso, e ha ha cominciato a urlare slogan contro Donald Trump, Barack Obama e P. Diddy, brandendo una pistola. All’arrivo delle forze dell’ordine è cominciato uno scontro a fuoco con gli agenti, che l’hanno reso inoffensivo.

Nello stesso giorno della sparatoria in una scuola di Santa Fe in Texas, nel piccolo comune di Doral, nella contea di Miami-Dade, un uomo si è presentato all’hotel Trump National Doral, albergo di lusso cinque stelle superior con golf-club annesso, di proprietà dell’ora Presidente USA dal 2012. Jonathan Oddi, questo il nome dell’uomo che ha scatenato la sparatoria, ha staccato la bandiera statunitense dal pennone di fronte all’ingresso della hall principale, è entrato nell’edificio con la pistola spianata, ha steso la bandiera sul bancone, e ha cominciato a urlare frasi contro Donald Trump, Barack Obama e, per assurdo, contro il famoso rapper P.Diddy.

Jonathan Oddi, 42 anni, nato in Sudafrica da una famiglia di origini italiane, emigrato negli Stati Uniti nell’89, cittadino statunitense dall’agosto 2017, è un personal trainer che per tre anni si è dedicato al mercato immobiliare.

Entrato nella hall dell’albergo, ha steso la bandiera sul bancone della reception, ha cominciato a sparare in aria e a sbraitare discorsi sconnessi fino all’arrivo della Polizia, a cui ha teso un’imboscata sparando agli agenti alle spalle appena entrati nell’hotel; è cominciato quindi un inseguimento attraverso scale e corridoi, fino a quando Jonathan non è stato raggiunto da cinque proiettili alle gambe, costringendolo alla resa. È tuttora piantonato all’ospedale Battista di Miami.

Divorziato consensualmente nel 2014 da un’avvocatessa della Florida meridionale, Jonathan era sull’orlo della bancarotta come istruttore fitness, eppure si è dedicato al mercato immobiliare comprando svariate abitazioni e stabili abbandonati per più di mezzo milione di dollari, in un periodo in cui le spese erano di molto superiori ai suoi incassi, rivendendole in poco più di due anni a quasi il doppio del prezzo d’acquisto. Fino a 5 anni fa come secondo lavoro faceva anche lo stripper e il pornoattore per Dancing Bear, un portale pornografico con sede nel sud della Florida.

Queste entrate curiose, unite alle sue posizioni politiche particolari, stanno incuriosendo gli investigatori al lavoro sul caso, che faticano a delineare un profilo preciso di Jonathan. Sui social alterna contenuti di estrema destra a posizioni femministe, pseudo-medicina e curare la depressione con gli anacardi a contenuti animalisti, dichiarazioni d’amore a Melania Trump, citazioni di Notorious B.I.G. e Confucio, critiche a Trump e condivisioni pro-Trump, status in cui lamenta le decine di milioni di dollari dati dagli USA a Israele ogni giorno per avere scuole e sanità gratuite mentre in America non è possibile, e foto del suo cagnolino Popo.

Nessuno si aspettava questo atto da Jonathan Oddi, non il vicino di casa, che di Jonathan dice: “sembrava una persona normale, salutava sempre”, e nemmeno Luis Gonzalez, collega istruttore alla palestra LA Fitness a Doral, che lo stava raggiungendo a casa con uova e caffè quando ha saputo della sparatoria dal notiziario radio del mattino.

Si dichiara shockata anche la compagna, che in quei giorni era in campagna a godersi qualche giorno di riposo.

Nelle indagini sono coinvolte il dipartimento di Polizia di Doral, della contea di Miami, l’Homeland Security, l’FBI e i Servizi Segreti, dato che la sparatoria è avvenuta in una una proprietà del Presidente USA.

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