Seconda partita delle sei fuori casa che gli Heat devono giocare nei prossimi dieci giorni, dopo la bruciante sconfitta a Denver di venerdì sera per un solo punto. Ieri i ragazzi si sono rifatti in casa dei Los Angeles Clippers portando la serie a 4 vittorie e 5 sconfitte. Partita incredibile, dominata dai Miami Heat che alla fine del terzo quarto conducono con ben 25 punti di vantaggio, record stagionale in quanto a distacco.

 Whiteside, 21 punti e 17 rimbalzi, se la deve vedere con Griffin e Jordan che in quanto a centimetri non hanno proprio nulla da invidiargli. Belle prove di Tyler Johnson e di Wayne Ellington che, rispettivamente con 19 e 17 punti, trascinano gli Heat nel vantaggio massimo della serata.  Ma come tutti i match di questa stagione, nella fase finale, probabilmente per eccessiva confidenza, sembra quasi tutto vanificato. Nell’ultimo quarto i Clippers partono alla grande e per sei minuti la banda di coach Spo non riesce a fare un solo punto: parziale di 16-0 per Los Angeles e partita di nuovo aperta. È incredibile pensare che quanto fatto di stupefacente in tre quarti di partita possa essere annullato in pochi minuti. La paura di perdere si fa sentire, gli Heat si affidano ai tiri da 3, ma la palla non entra. I Clippers a un minuto e mezzo dalla fine terminano la loro rimonta con il sorpasso, due punti avanti e lo Staples Center in tripudio. Ci pensa il coach a dare la scossa, chiamando due time-out in pochi secondi, e catechizzando Whiteside, al quale chiede di non perdere Griffin nemmeno a gioco fermo.

Whiteside

Anche ieri la differenza viene fatta nei tiri liberi, ma una volta tanto a favore di Miami Heat: Austin Rivers, figlio del coach dei Clippers, Glenn “Doc” Rivers, sbaglia tutti e due i tiri dalla lunetta e lascia gli Heat ad una sola lunghezza, con James Johnson che, realizzando i due tiri assegnati a 17 secondi dalla fine, riporta gli Heat avanti di uno. Hassan Whiteside segue le raccomandazioni del coach e spegne il tentativo di Griffin in penetrazione. Richardson segna i due tiri liberi conquistati per un fallo subito a rimbalzo e garantisce la vittoria dei Miami Heat. Certo, per la dinamica del match, Coach Spo deve rivedere e capire cosa succede ad una squadra che, avanti di 25 punti, rischia di perdere una partita già vinta, ma a volte, il profumo della vittoria è piú bello proprio perchè così, incerto fino alla fine.

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