Lo stato della Florida sta affrontando una delle peggiori emergenze della storia, l’uragano Irma ha investito l’intero stato. Il sindaco di Jacksonville, Lenny Curry ha definito l’uragano “il peggior disastro degli ultimi 150 anni”, riporta il Florida Times Union.

Key West è stata gravemente colpita da Irma (foto Miami Herald)

Sebbene i danni siano stimati in decine di miliardi di dollari, il bilancio delle vittime è irrisorio, almeno negli Stati Uniti. Le vittime sono 32 in totale, 26 in Florida, di cui 8 decedute in una casa di riposo per il caldo eccessivo.

Uno degli ospiti della casa di riposo trasportati in ospedale  (foto Sun Sentinel)

Fin da martedì 5 settembre, giorni prima che l’Uragano impattasse, Hug Cobb, Direttore del TAFB, il dipartimento del National Hurricane Center specializzato in previsioni , aveva affermato in un comunicato ufficiale trasmesso da Wsvn, Abc, Cbs e CNN che “non bisogna domandarsi dove Irma impatterà, ma quando, perché tutto lo stato della Florida verrà investito”, come già avevamo riportato.

Il Governatore Scott ha quindi messo in moto un’imponente macchina di prevenzione e soccorso, dispiegando un esercito di 500 mila persone composto da Guardia Nazionale, Vigili del Fuoco, volontari della Croce Rossa, Polizia e FPL (Florida Power and Light), come riporta Rebecca Vargas di Fox News. All’ingente dispiego di forze si aggiunge una rigorosa pianificazione degli interventi di salvaguardia pre-catastrofe, ed il coordinamento di tutti i mezzi dispiegati.

I protocolli, studiati anche nei più piccoli dettagli, sono continuamente aggiornati dopo ogni evento, e studiati da un team di esperti della Nasa, National Hurricane Center e Dipartimento della Difesa, che, potendo contare su strumenti di ultima generazione, possono elaborare piani di sicurezza sempre più efficaci.

Il comunicato del Dipartimento della Difesa riporta che gli stati di Pennsylvania, New York, Wisconsin hanno inviato 25 mila soldati della Guardia Nazionale, in aggiunta a quelli di Florida, Georgia e North Carolina, coadiuvati dagli uomini del 202esimo battaglione “Red Horse”, specializzato in pronto intervento in zone di guerra e calamità naturali.

Camion diretti alle Florida Keys carichi di pali per ripristinare le linee elettriche

Non appena è stato annunciato lo stato di emergenza, la FPL ( fornitore dell’energia elettrica per lo stato della Florida) aveva mobilitato 11 mila tecnici ed operai pronti ad intervenire nel dopo-catastrofe. Ad oggi 500 mila persone restano senza corrente elettrica, ma un comunicato ufficiale rilasciato dell’ente nella mattinata di oggi annuncia che entro il 17 settembre tutte le utenze saranno ripristinate, eccetto che in alcune parti delle Keys, dove il ripristino è previsto per il 22 settembre.

Il governatore Rick Scott ha ribadito più volte, che l’intento principale durante lo stato di emergenza è quello di proteggere le vite umane. “Avete ricevuto tutte le istruzioni che vi permetteranno di affrontare in sicurezza questo evento potenzialmente letale”, ha affermato “seguitele nel miglior modo. Preparatevi al peggio sperando per il meglio, è una situazione che non dovete sottovalutare, mantenete la calma e focalizzatevi sulla vostra sicurezza”.

Il Sindaco della Contea di Broward Barbara Sharief

Il sindaco di Broward County, Barbara Sharief, durante la comunicazione alla popolazione di stamattina, ha ringraziato pubblicamente la popolazione, per aver mantenuto la calma e rispettato le misure di sicurezza ed i coprifuoco, mostrando un notevole senso civico ed un grande altruismo. Molti degli shelters, infatti, sono stati allestiti grazie all’impegno di volontari reclutati tra la gente comune, a volte in tempi record ed in numero doppio del previsto, secondo quanto afferma uno dei responsabili della Croce Rossa, Sergio Abreu.

La situazione rimane critica nelle Florida Keys, dove i circa 10 mila residenti che hanno scelto di non abbandonare le proprie case ora sono a corto di acqua e viveri, tagliati fuori dalle comunicazioni. Un plotone della guardia nazionale e squadre dei vigili del fuoco sono comunque già intervenute a soccorrere la popolazione.

Militari della Guardia Nazionale atterrati a Marathon per provvedere alle necessità della popolazione rimasta incurante dell’ordine di evacuazione (foto Miami Herald)

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