A due settimane dal passaggio di Irma, la contea ha indetto una speciale assemblea per rivedere ed aggiornare i piani di emergenza alla luce di quanto accaduto.
Il sindaco di Miami, Carlos Gimenez, ha promesso sostanziali miglioramenti nella progettazione dei piani di emergenza uragano.

(Il Sindaco di Miami, Carlos Gimenez)

“I piani vengono sempre riscritti dopo ogni evento catastrofico”, ha detto Carlos Gimenez, “perché impariamo sempre nuove lezioni”. Alla luce di quanto emerso durante l’assemblea, la città avrà bisogno di implementare il numero del personale addetto ai rifugi, di un sensibile aumento nella fornitura e rapidità di distribuzione di ghiaccio, di un maggior numero di rifugi che accettano animali e di una maggiore efficacia dell’assistenza alla popolazione economicamente disagiata, soprattutto nel dopo catastrofe .
Sono state fatte evacuare dalla costa circa 600mila persone, la più grande evacuazione nella storia di Miami, mentre il piano di emergenza vigente era pensato per dare rifugio, acqua, cibo ed assistenza a sole 100mila persone.
Questo ha generato un flusso incontrollato di persone verso i rifugi, allestiti nelle scuole, e la necessità di allestirne di nuovi in tempi record. Nella fattispecie, il Sovrintendente alla pubblica istruzione, Alberto Carvalho, ha sottolineato l’importanza di creare procedure rapide per la registrazione delle persone. Per Carvalho, è necessario anche avere a disposizione più squadre addette all’allestimento ed alla gestione dei rifugi di quelle già operative, e dare alla popolazione informazioni più specifiche su quali rifugi utilizzare onde evitare assembramenti e trasferimenti all’ultimo minuto.

(il Sovrintendente alla pubblica istruzione, Alberto Carvalho)

Audrey Edmonson, amministratore di alcuni dei quartieri più poveri di Miami, ha aggiunto che si è trovata a mani vuote di fronte alle necessità di acqua e cibo della popolazione, malgrado la città di Miami avesse messo in campo tutte le sue risorse. Alla fine, dopo tre giorni, i rifornimenti sono arrivati direttamente dallo Stato.
Il Sindaco ha comunque voluto sottolineare che, malgrado

(Code negli shelters per ricevere acqua e cibo)

l’eccezionalità dell’evento, la Contea ha fatto “un ottimo lavoro”, ed i piani verranno migliorati nella struttura e nella gestione delle maggiori risorse da mettere a disposizione della popolazione. L’obiettivo è quello di rendere la contea quanto più possibile autonoma nel gestire l’emergenza, senza affidarsi alla Croce Rossa ed altri per far fronte alle necessità della popolazione colpita.

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