Nei piani di sviluppo a medio-lungo termine, Miami sembra seriamente intenzionata a puntare sul trasporto pubblico ad alta efficienza, trasformando lo storico Metrorail nel cavallo di punta su cui scommettere per fronteggiare la crescita esponenziale del traffico automobilistico e le emissioni inquinanti, almeno nell’area metropolitana. Il piano di riqualificazione della linea sopraelevata vede attualmente in corso la ristrutturazione della Metrorail di Brownsville e cantieri già pianificati per le stazioni di Douglas Road, Dadeland North, Northside, Okeechobee e South Miami.

La Stazione Metrorail di Coconut Grove Central come e’ ora. Fonte: Google Street View

Dopo l’implementazione del parco vetture, sostituite in parte con i nuovissimi modelli di Hitachi-Italia (di cui si e’ parlato in Buongiorno Miami nell’ articolo “Metrorail Miami diventa Hi-tech” del 2 dicembre 2017, n.d.r.), e’ stato presentato il nuovo progetto per la stazione di Coconut Grove Central, frutto dell’accordo tra gli urban developers Terra Group and Grass River Group, che hanno affidato il progetto agli architetti di Touzet Studio. Il progetto di massima e’ in attesa del riscontro da parte del dipartimento del traffico per iniziare l’iter di approvazione che porterebbe alla realizzazione del progetto già alla fine del 2021.

Il complesso della stazione come dovrebbe apparire a lavori ultimati. Fonte: Terragroup/Touzet Studio

La stazione, progetto sperimentale da 200milioni di dollari, unico in Florida, racchiuderebbe una batteria ad alimentazione solare da 20 megawatt l’ora, i cui pannelli sarebbero posizionati su edifici circostanti, parte integrante di questo progetto nel lungo termine. La stazione quindi, grazie alla sua autonomia energetica, potrebbe venire utilizzata come centro di raccolta della popolazione durante i black-out dovuti a catastrofi naturali. Costituirebbe il primo esempio virtuoso di struttura pubblica e di pubblica utilità ad energia pulita, progetto pilota della Florida Power &Light. Ma l’energia solare non sarebbe l’unica fonte rinnovabile di questa “Stazione delle Meraviglie”, che potrebbe essere dotata anche di un impianto di termovalorizzazione dei liquami di scarico (sarebbe il primo della contea), un impianto di raffrescamento geotermico ed una rete di raccolta e riutilizzo delle acque di scarico e meteoriche.

Termovalorizzazione, energia geotermica e riutilizzo delle acque meteoriche saranno impiegati insieme all’energia solare per l’alimentazione di questo progetto sperimentale. Una vista di progetto della strada di accesso alla stazione. Fonte: Terragroup/Touzet Studio

La scelta di Coconut Grove come sede di questo audace e pionieristico investimento e’ dettata dalla sua posizione: anche se si trova a meno di un miglio dalla baia, i modelli climatici mostrano che la dorsale corallina della zona, una porzione di terreno a una quota più elevata rispetto al resto della contea, proteggerebbe la stazione dalle inondazioni fino ad un innalzamento del livello del mare di circa 9 metri. Laddove i modelli più estremi comunemente accettati dai pianificatori della Florida del Sud prevedono che ciò possa accadere non prima del 2100.

In rosso l’area di Coconut Grove interessata dal progetto, in parte insistente sull’ odierna stazione Metrorail. Fonte:GoogleMaps

Gli investitori dunque puntano su Coral Gables e questo progetto costituirebbe il punto di accumulazione delle nuove strategie di insediamento con un occhio ai cambiamenti climatici ed al concreto pericolo dell’innalzamento degli oceani.Oltre alla stazione, il progetto prevede un terminal per gli autobus collegato alla stazione ed al percorso “Underline”, che prevede di trasformare in pista ciclabile 16 chilometri del terreno sottostante i binari Metrorail, per implementare le alternative all’uso individuale delle autovetture e combattere le emissioni.L’edificio principale adiacente alla stazione sara’ in gran parte residenziale, un hotel invece dovrebbe sorgere nel lotto adiacente affacciato sulla SW27 AV, sono previsti anche negozi uffici parcheggi.

David Martin, CEO Terragroup. Fonte: Terragroup.com

David Martin, di Terra Group, ha sottolineato che questo tipo di progetti possono essere un modo per capire come la citta’ di Miami possa adattarsi ai cambiamenti climatici in atto. “Abbiamo bisogno di questi progetti pilota per vedere cosa funziona e cosa non funziona in modo da poterci adeguare, evolvere e andare avanti”, ha dichiarato al Miami Herald. “Penso che Grove Central sia un pezzo del puzzle”. Dello stesso parere anche Jim Murley, capo del dipartimento per l’adattamento ai cambiamenti climatici della contea di Miami Dade. Murley ha auspicato che entro il 2050 l’intera contea possa aver seguito l’esempio virtuoso della Grove Central Station per quanto riguarda la nuova edificazione e le strategie per l’abbattimento delle emissioni.

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