Non è un segreto, ormai, che alloggiare a Miami non sia esattamente quel che si dice “un gioco da ragazzi”. Pur trattandosi di una paradisiaca meta turistica, gli hotel si concentrano soprattutto a Miami Beach, proponendo prezzi folli per chi, ad esempio, a Miami ci vuole andare in vacanza con la propria famiglia.

Ecco quindi che in rete impazzano quelli che vengono chiamati “Vacation short-term rental of private properties”, ossia gli affitti a breve termine di proprietà private. Sono sempre più numerosi, infatti, i proprietari di immobili che decidono di affittare i propri spazi a chi è alla disperata ricerca di un alloggio per le vacanze in quella che può trasformarsi in una caccia senza esclusione di colpi alla miglior offerta.

Va da sé che il “business” degli affitti di proprietà private rischia di sfuggire di mano se non regolamentato. Ecco quindi che la City of Miami Beach Land Development Regulations ha deciso di proibire ufficialmente gli affitti a breve termine per periodi che non raggiungono almeno i 6 mesi e un giorno di permanenza.

L’obiettivo è quello di fermare i subaffitti a discapito degli hotel e di tutto quel mercato del turismo di cui Miami Beach in particolare si nutre. Chi affitta un appartamento privato deve risiedere in loco per qualcosa che vada oltre la “semplice” visita o vacanza.

La pena, per chi dovesse decidere di ignorare deliberatamente la legge della contea, è di essere sfrattato o espulso dallo stesso stabile

Il sito governativo secure.miamibeachfl.gov è a disposizione per tutti coloro che volessero chiedere delucidazioni rispetto a proprietà sospette o consultare l’elenco delle proprietà in affitto iscritte regolarmente all’elenco della città.

E per chi decidesse di snobbare hotel e proprietà private, c’è sempre la spiaggia! Attenzione però, Miami Beach chiude l’accesso alle 11pm…dovrete spostarvi più a Nord!

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