La certezza arriva da Don Garber, il commissario della Major League Soccer, durante l’ultima riunione dei proprietari a Chicago, sostenendo che molto probabilmente a fine estate lo spice boy avrà il suo club di calcio nella Lega professionistica nordamericana.
Il progetto è nato tre anni e mezzo fa, con un investimento di 300 milioni di dollari da parte di un fondo privato: Beckham sarà socio di minoranza, mentre quello di maggioranza sarà Todd Boehly, uno dei co-proprietari dei Los Angeles Dodgers di baseball.
Garber ha parlato di dettagli ancora da definire: fra questi c’è la questione stadio. Due mesi fa il gruppo Beckham ha perfezionato l’acquisto dell’ultimo lotto di terreno necessario nel quartiere di Overtown, dove dovrebbe sorgere l’impianto da 25 mila spettatori. Ora manca l’ok finale proprio di Miami ma Garber si dice fiducioso, malgrado alcune perplessità proprio dei proprietari di altri club soprattutto per lo sconto fatto all’ex giocatore inglese, il quale potrà entrare nella Lega con 25 milioni anziché i 150 richiesti normalmente per i nuovi club.

Fin qui tutti gli sforzi per far nascere una squadra di Miami nella MLS sono stati vani.
Esiste, ad onore del vero, il Miami FC fondato nel 2015 grazie alla sinergia tra Riccardo Silva e Paolo Maldini e allenato da Alessandro Nesta ma milita nella NASL, la seconda divisione.
Ora però è proprio la fama di Beckham, e i quattrini che porta che sembrerebbero capaci di cambiare le cose e fare diventare lo United il 24° club della Major League.
Beckham, dopo aver vinto tutto in Inghilterra, Spagna e una parentesi italiana con il Milan era divenuto giocatore dei Los Angeles Galaxy, dove è restato sei anni vincendo due titoli.
Ora passa dall’altra parte. Avrà lo stesso successo?

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