Originario di Orlando, Jeremiah Chavez è scomparso domenica mentre era con degli amici al club The Space per festeggiare il suo compleanno. Ma poco dopo il panico. Il ragazzo di 28 anni, aveva effettuato una videochiamata tramite l’applicazione per smartphone snapchat a sua sorella, gridandole che stava scappando da qualcuno che lo stava inseguendo. Ai microfoni di local 10 News, la madre preoccupatissima per l’accaduto, aveva dichiarato ieri lunedì 16 aprile, che il suo Jeremiah era un bravo ragazzo con la testa sulle spalle, responsabile.

È stata l’ultima telefonata che ha fatto“, ha detto Mary Chavez, la madre di Jeremiah. “Ha urlato che qualcuno lo stava inseguendo per ucciderlo, e quello che ho visto era lui che stava correndo per salvarsi la vita”, ha affermato ai microfoni della stampa, proseguendo che tutto quello che avrebbe voluto era di riaverlo a casa, per il suo compleanno. Gli amici, la sera stessa dell’accaduto nella confusione del club inizialmente non si erano accorti che fosse sparito. In seguito si sono messi alla ricerca dell’amico scomparso, ma senza risultati, sono rientrati sul tardi a Orlando. La polizia aveva già predisposto un centralino per chiunque avesse notizie, presso il Miami-Dade Crime Stoppers. Oggi però, martedì 17 aprile, la svolta nelle indagini. L’ufficiale di Polizia, Michael Vega, ha affermato in conferenza stampa che dal vicinato dell’Arcidiocesi di Miami, su Biscayne Boulevard, è arrivata la chiamata di una persona che ha segnalato un problema in zona. La polizia arrivata tempestivamente, ha trovato il ragazzo che si nascondeva dietro ad un muro. Le sue condizioni mediche non sono apparse gravi e l’hanno portato in custodia al primo pronto soccorso.
La famiglia, continua Vega, si è riunita attorno a lui al momento.

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