La situazione delle donne, rispetto a quella dei loro colleghi uomini, sembra non cambiare mai e anche la Florida purtroppo non è da meno: vittime di molestie, stipendi più bassi e difficoltà ad accedere a cariche dirigenziali. Secondo un’analisi nazionale dell’Institute for Women’s Policy Research, a causa dei numerosi problemi di cui sono vittime, è sempre più comune la scelta delle donne di abbandonare il posto di lavoro, di evitare la denuncia e di restare in silenzio per paura. I dati del censimento hanno anche rilevato che il divario salariale di genere è ancora peggiore per le donne nere e ispaniche che guadagnano circa la metà di un uomo bianco. L’uscita dei risultati esattamente un mese dopo che la Legislatura della Florida non è stata capace di affrontare questi temi, pesa ancor di più ma non abbastanza. Il carico del problema cresce e il presidente del Senato Joe Negron, che ha ribadito “tollerenza zero”, insieme al presidente della Camera Richard Corcoran, ha promesso di dare priorità alla questione, soprattutto dopo che il movimento #MeToo ha costretto due parlamentari di sesso maschile ad abbandonare la poltrona per le accuse di molestia. Questi pessimi dati possono essere, solo in parte, edulcorati dalla notizia che la Florida occupa uno dei primi posti per quanto riguarda la classifica dei più piccoli divari salariali di genere nel paese. Dovremmo quindi considerare una conquista il fatto che le donne della Florida guadagnino circa ben ottantotto centesimi per ogni dollaro guadagnato da un uomo?

Nel 2018 un’ora di una donna vale meno di un’ora di un uomo.

Nel 2018 la professionalità di una donna vale meno di quella di un uomo.

Nel 2018 il silenzio di una donna è meno grave del silenzio di un uomo.

Nel 2018 una gonna giustifica ancora la violenza di chi i pantaloni dovrebbe chiuderli con una catena.

Nel 2018 il divario peggiore non è tra uomini e donne ma tra l’assenza e la presenza di intelletto.

Ci sono ripetizioni che non saranno mai ridondanti abbastanza: nel 2018 e in tutti gli anni che verranno: denunciamo!

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