Sabato 24 Marzo u.s. si sono svolti più di 840 raduni in tutto il mondo da Miami Beach fino al Giappone, per manifestare pacificamente contro la violenza armata che ormai dilaga nelle città, per le strade e soprattutto nelle scuole al grido di “For our Lives“! La manifestazione a livello planetario ha visto partecipare centinaia di migliaia di persone, per la maggior parte ragazzi, sopratutto in età adolescenziale oltre ad alcune star a livello Mondiale (come Paul McCartney!) che hanno preso parte alla “Marcia per la vita”. L’evento ha ripreso il tema delle prime marce organizzate a Parkland, sempre in Florida, a seguito dell’attentato consumato nel giorno di San Valentino da quel ragazzo che, preso da un gesto di follia, è entrato armato di mitragliatore automatico dentro la sua ex scuola, abbattendo 14 persone tra compagni di classe e coetanei, oltre a tre membri del personale della scuola tra cui insegnanti e funzionari. L’evento, per dire no alla diffusione e all’uso delle armi, ha avuto un tale successo che si è diffuso in ciascun Stato degli USA e in tantissime altre città di ciascun Continente della Terra. A Washington D.C., i rappresentanti dei collettivi studenteschi della Marjory Stoneman Douglas High School, si sono dati appuntamento lungo la Pennsylvania Avenue, raccogliendo circa diecimila studenti che hanno marciato per più di tre ore, chiedendo più sicurezza e controllo nelle scuole, chiedendo di far rispettare il divieto di portare armi all’interno dei perimetri scolastici, introducendo nel dibattito pubblico l’uso delle armi nella Società Americana frutto di un retaggio ormai antico quanto la Costituzione Americana. 

Decine le iniziative gemelle che si sono svolte in tutta la Florida, con collegamenti in diretta da Washington D.C. a West Palm Beach a Doral. Per chi era sul campo, la commozione, l’emozione per la riuscita dell’iniziativa e la portata delle idee manifestate a squarcia gola per le strade delle più grandi Metropoli Americane e del resto del mondo, si percepiva negli sguardi di ciascun studente, di ciascun genitore e di ciascuna persona che ha partecipato alla Marcia. Dai volti rigati dalle lacrime al passaggio delle immagini delle 17 vittime di San Valentino sui mega schermi dei palchi montati lungo il percorso della manifestazione, ai discorsi accorati dei rappresentanti studenteschi, o di chi semplicemente voleva lasciare un messaggio, a chi voleva portare la sua testimonianza. Una giornata da incorniciare, che rimarrà nella storia. E lascia in ciascuno di noi un segno, un messaggio: gettiamo tutti le armi e costruiamo insieme la Società del domani dove tutti i popoli e le persone possano convivere in Pace, cooperando, abbattendo le diversità attraverso leggi più eque, più giuste, non a suon di colpi d’arma da fuoco. Dalla redazione di Buongiorno Miami la piena e totale solidarietà per gli ideali posti al centro dalla Manifestazione, che finalmente rimette al centro l’individuo, la persona. La Pace. 

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