Il 23 Maggio si è tenuto presso il Moore Building del MDD il “Creative Minds Talks”, un’appuntamento di Arte e Cultura in un’atmosfera rilassata e poco formale, nello stile di Miami, in cui creativi di fama mondiale raccontano sé stessi a 360°conversando con interlocutori d’eccellenza.

Veduta prospettica del complesso a Boca Raton

L’incontro questa volta ha visto protagonista Daniel Libeskind, Architetto famoso in tutto il mondo per aver progettato opere di grande impatto emotivo, come il Jewish Museum a Berlino e Ground Zero a New York e recentemente nell’ area della Greater Miami il complesso “Mizner on the Green” a Boca Raton.

John Stuart, professore alla Florida International University e Direttore dei Miami Beach Urban Studios, ha fatto da interlocutore in questa “conversazione”, che ha toccato moltissimi argomenti, facendo emergere il Libeskind dalla vasta cultura e dalla geniale poliedricità.

Ground Zero – New York

L’Architetto ha raccontato molto di sé, spaziando dalla sua infanzia da immigrato polacco a New York, alla genesi dei suoi progetti, alla sua visione musicale e matematica dell’architettura come “valore aggiunto” di grande forza comunicativa a prescindere dal contesto. Parlando del background culturale e personale, ha chiamato in causa alcuni esponenti del Rinascimento Italiano, come Paolo Uccello, uno dei primissimi artisti ad usare la distorsione prospettica, e Vitruvio, l’Architetto che, secondo Libeskind, “con il suo Trattato De Architectura ha esaurito tutti i principi essenziali della pratica architettonica”.

Jewish Museum (Schizzi preparatori e panoramica) – Berlino

Ha poi raccontato che Milano e l’Italia sono stati cruciali nella sua professione:         all’ inizio della sua carriera come Architetto si è trasferito a Milano e ha chiesto la cittadinanza italiana. Durante quel periodo, grazie all’ amicizia con Aldo Rossi (uno dei Maestri dell’Architettura in Italia), riuscì a tenere alcune lezioni ed un workshop per alcuni studenti di architettura, provenienti da tutto il mondo(ora suoi stretti collaboratori).

In quell’ occasione venne fuori l’ idea per il Jewish Museum, che lo ha consacrato tra i “Grandi” dell’architettura contemporanea.

Si può quindi dire che il progetto di Berlino, capolavoro espressionista di architettura contemporanea, sia stato concepito sul suolo italiano.

Libeskind, sebbene viva a New York, è un assiduo frequentatore di Miami, soprattutto in ambito artistico e culturale, e in questa occasione ha fatto apprezzare alla platea lo spessore dell’uomo al di là della sua immagine di “Archistar”.

 

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