Cosa sta succedendo ai Miami Dolphins?

Non abbiamo la presunzione di poter rispondere da soli a questa domanda in modo abbastanza esauriente. Abbiamo quindi avuto l’onore di poterlo chiedere direttamente al coach Adam Gase dopo la seconda sconfitta di fila che ha visto i Dolphins alzare bandiera bianca contro i Cincinnati Bengals per 17 a 27 domenica 7 ottobre.

C’è chi pensa il problema non sia la difesa. Di provvedere ad un attacco di dubbio impegno e di sostituire un quarter back che non è all’altezza del recupero che servirebbe. Il punto è che si tratta di una squadra che pian piano stiamo ricostruendo. Non si possono sostituire giocatori come sostituire le pedine degli scacchi. E purtroppo questo non è immediato. Serve tempo per trovare il giusto meccanismo, specialmente se si tratta di un gioco di squadra in cui più menti e più corpi devono essere orientati verso un unico, preciso obiettivo. I miei giocatori sanno bene cosa dev’essere fatto. Ci stiamo lavorando ogni giorno. E’ chiaro che dispiace, soprattutto se consideriamo che abbiamo dominato la partita per i primi tre quarti per 17 a 3. Il problema è che non riusciamo a mantenere la concentrazione e focalizzare. Ma non ci diamo per vinti. Siamo partiti meglio degli anni scorsi e ritengo che una base forte e permanente vada costruita con il tempo e con l’impegno. Ci vediamo in campo“.

Coach, dubito ci vedremo in campo, ma sugli spalti sicuramente. La prossima partita è contro i Chicago Bears, domenica 14 alle 13 in punto. Hard Rock Stadium.

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