La corsa dell’uragano Irma prosegue: questa volta la direzione è verso nord del mar dei Caraibi e sull’isola di Puerto Rico l’allarme è ai massimi livelli.
Il livello raggiunto oggi da Irma (categoria 5) minaccia l’isola caraibica, tanto che persino il governatore stesso, Ricardo Rosello’ Nevares, ha commentato dicendo che un evento del genere non si era mai verificato. I suoi venti massimi sostenuti sono vicini ai 295 chilometri orari con raffiche più forti.
L’obiettivo di Nevares non è quello di allarmare la popolazione, ma di agire nel minor tempo possibile affinchè tutte le aree più a rischio di inondazione vengano evacuate.
A seguito di questo, il governatore ha proseguito dicendo di aver attivato la “Fase 3 del piano di Emergenza” in tutta l’isola. Questa fase prevede che, appunto, tutte le aree maggiormente a rischio inondazioni, crolli o qualsiasi altro rischio per l’incolunità del cittadino vengano evacuate, e vengano allestiti rifugi su tutto il territorio.
Molti voli diretti dalla capitale, San Juan, verso le Antille sono stati cancellati preventivamente.
Anche le attività sull’isola hanno subìto dei rallentamenti, infatti oggi le scuole sono rimaste chiuse e solo alcuni uffici pubblici hanno lavorato per qualche ora.
Il Centro nazionale uragani degli Stati Uniti (CNH) ha emesso in nottata un bollettino in cui indicava che l’uragano era a nord delle isole Sottovento, le Isole più meridionali delle piccole Antille, 210 chilometri ad est di Antigua e 220 a sudest di Barbuda.
Il governo dominicano ha emesso un avviso di uragano per la costa ovest, dalla frontiera con Haiti verso est fino a Capo Engano. Sono stati diramati anche avvisi di uragano per Antigua, Barbuda, Anguila Montserrat, St. Kitts, Nevis, Saba, St. Eustatius e St. Maarten, San Martin e San Barthelemy, Isole Vergini britanniche e americane, oltre a Puerto Rico, Vieques e Culebra.
L’arrivo di Irma ha fatto scattare lo stato di massima allerta in diversi paesi caraibici e dichiarare l’emergenza in 67 contee della Florida.
