Ottima la partenza degli Heat che arrivano all’intervallo lungo con un vantaggio di +23 (62-39), vantaggio che purtroppo non riescono a mantenere fino alla fine della gara contro Simmons e compagni. Infatti, nonostante anche il terzo quarto si chiuda con la squadra ospite sopra di 8, la rimonta dei padroni di casa fa subito capire la volontà di non arrendersi.

Dall’altra parte non poteva essere migliore l’esordio del numero 3 della nazionale azzurra in casa 76ers: Marco Belinelli, entusiasta di giocare con il club di Philadelphia, è sceso in campo e da subito si è dimostrato un elemento fondamentale contribuendo al punteggio finale con 17 punti, di cui 7 su 12 dal campo e 3 su 5 dalla lunetta. “La mancanza (per infortunio) di Embiid si è fatta sentire a inizio partita” – confessa Ben Simmons – e abbiamo giocato davvero male, ma poi abbiamo ritrovato concentrazione e gioco di squadra“. Queste le parole del playmaker australiano Simmons che, per la sesta volta in questa stagione, va in doppia tripla collezionando 18 punti, 10 assist, 12 rimbalzi e 4 palle rubate.

Il vantaggio accumulato nei primi tre periodi non è stato sufficiente ad assicurare agli Heat la vittoria e, nonostante i 22 punti (5 assist e 4 rimbalzi) di James Johnson dalla panchina, i 18 (con 4 assist e 3 rimbalzi) di Goran Dragic e la doppia doppia di Hassan Whiteside con 16 punti e 10 rimbalzi, i 76ers hanno vinto 104-102. Con la sconfitta di stasera gli Heat scendono in ottava posizione, permettendo a Philadelphia di salire in classifica.

Prima della gara, anche l’allenatore Eric Spoelstra ha espresso il suo dolore per la tragedia avvenuta poche ore prima nel liceo Marjory Stoneman Douglas High School, dove hanno perso la vita 17 persone e altre decine sono rimaste ferite.

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