L‘esperienza di Erik Spoelstra, uno dei migliori allenatori dell’NBA, unita alle 172 gare di playoff di capitan Wade da una parte e una squadra giovane e talentuosa che cerca il riscatto nei playoff dopo 16 vittorie consecutive dall’altra. Questo è la scenario con cui si è aperta la fase dei playoff del team di Miami. Ieri sera, al Wells Fargo Center, gli Heat hanno affrontato un Philadelphia che, nonostante l’assenza dell’All Star Game Joel Embiid, si è dimostrato maturo e all’altezza della competizione e, con il fattore campo dalla sua, è riuscito a portarsi a casa il primo scontro per 130-103.

W.Ellington #2 Heat; M.Belinelli #18 76ers

Per i padroni di casa Marco Belinelli si è rivelato sicuramente uno dei protagonisti, infatti l’azzurro, in astinenza dai playoff dalla stagione con gli Spurs del 2015, ha trovato il suo riscatto e ha dimostrato di essere più in forma che mai collezionando 25 punti, 2 assist e 2 rimbalzi. A fianco dell’italiano non sono mancati i punti dello statunitense J.J. Redick, 28 per la precisione e i 20 del croato Dario Saric. Hassan Whiteside (2 punti e 6 rimbalzi) sarebbe dovuto essere uno dei protagonisti della serata, purtroppo così non è stato. Ha giocato solo 12 minuti, ma in un commento post partita non ha esternato dissapori o attriti con Spoelstra riguardo alle scelte tecniche, come invece è accaduto in passato, anzi ha detto di avere fiducia nel coach e di aver capito le scelte fatte. Una di queste è stata sicuramente quella di far stare in campo il canadese Kelly Olynyk che si è guadagnato i suoi 31 minuti di gioco, segnando 26 punti e aggiungendo 7 rimbalzi e 2 assist. L’All Star Game Goran Dragic, reduce dal livido osseo al ginocchio destro dello scorso mese, e il compagno James Johnson, non hanno brillato come in altre occasioni, ma hanno contribuito al punteggio finale con, rispettivamente, 15 e 13 punti.

Josh Richardson #27 Heat; Covington #33 ed Embiid #21 76ers. Photo/Chris Szagola

Non abbiamo seguito i nostri tempi, siamo andati dietro al loro gioco e avevamo delle lacune in difesa. La partenza è stata buona nella prima parte di gara, ma nella seconda li abbiamo lasciati fare. Reddick e Belinelli sono stati molto fisici e veloci e noi non siamo stati in grado di contrastarli, perchè eravamo sempre in ritardo. Deve cambiare tutto“, queste le parole di Erik Spoelstra a fine partita. La squadra di Miami è decisa a mettere un punto, adesso il pensiero è solo alla prossima gara che li vedrà impegnati martedì 17, ancora una volta al Wells Fargo Center di Philadelphia.

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