Già pronto lo stanziamento di un miliardo di dollari per costruire la città ad immagine e somiglianza di Miami che sarà pronta entro il 2025. Si chiamerà Marina d’Or e potrebbe rappresentare la svolta del Paese Socialista. Un’apertura da parte del regime di Pyongyang al turismo occidentale e asiatico attraverso una serie di iniziative politiche che permettano la riapertura delle frontiere. Primo fra tutti il progetto per costruire un complesso di residence nella regione del Wonsan: il progetto da un miliardo di dollari si chiamerà Marina d’Or e sarà l’apripista di una rivoluzione (politica e non solo) dell’immagine stessa del regime ereditato dal padre Kim Il-sung. Il progetto tenderà a ridisegnare lo Stato stesso, considerato tra i più arretrati economicamente e culturalmente al mondo.

La distruzione degli Usa e del Mondo occidentale rappresenta dunque solo un diversivo per mantenere agli occhi del suo popolo quella capacità autoritaria ed indipendente che ha caratterizzato il regime fondato da suo padre. La realtà è che, nonostante vanti uno degli eserciti più potenti al mondo, Kim sa che l’economia interna è fragile e non sono di aiuto le sanzioni ONU recentemente inasprite. Il dittatore da qualche anno si è circondato di consulenti provenienti da altri paesi per rilanciare il Paese anche dal punto di vista architettonico. Egli ha compreso che il rilancio dell’economia non deve iniziare giocando a fare la guerra, ma investendo nel terzo settore. Il turismo pertanto avrebbe la doppia funzione di far circolare l’economia locale e di attrarre capitali stranieri per investire nell’industria e in altri servizi, oltre al potenziamento della rete aeroportuale civile. L’apertura mentale che sta portando a questa rivoluzione segue l’intenzione da parte del regime di Pyongyang, di far partecipare la delegazione sportiva Nordcoreana alle prossime Olimpiadi a Seul, nella Corea del Sud, attraverso un accordo conseguito nei giorni scorsi tra i due Stati. 

Tuttavia questa apertura stride con l’impossibilità, ad oggi per un nordcoreano, di lasciare il proprio Paese. Al contrario, da circa tre anni per un turista straniero sta diventando sempre più semplice poter visitare la capitale Pyongyang, nonostante permangano ad oggi le imponenti misure di sicurezza che vietano ai turisti di poter circolare liberamente sul suolo Nordcoreano. Misure che nel giro di pochi anni scompariranno a progetto ultimato. La città sullo stile di Miami sorgerà sulla costa orientale del Mar del Giappone, a circa 150 chilometri da Pyongyang e costerà 1097 milioni di dollari. Ad affermarlo è Michael Spavor, di origine canadese, consulente immobiliare di Kim Jong-un. In un intervista egli dichiara infatti: “La Corea del Nord è uno dei paesi con un alto tasso di crescita immobiliare, ottimo per fare investimenti di capitali. È una terra che non è stata colonizzata da decenni o in alcun modo sfruttata dal mondo occidentale, possiede infinite possibilità sia per il settore del turismo che per quello industriale.” La zona costiera del Wonsan, essendo ben collegata all’aeroporto, potrebbe essere il territorio perfetto su cui far sorgere Marina d’Or, la Miami coreana.

Il progetto arriva dopo i ripetuti fallimenti della costruzione dell’hotel a forma di piramide di Pyongyang. La sfida dunque è quella di trasformare una città di pescatori in una South Beach, una Miami Est con una Ocean Drive piena di grattacieli, luci e colori, capace di attrarre quel turismo che vuole rinfrescarsi con un buon frullato ghiacciato alla Papaya mentre il sole scende giù nella Biscayne Bay. Ci riusciranno? Nonostante il piano di Kim sia quello di potenziare le zone povere del Paese, mentre parliamo nella regione del Wonsan sono già sorti 12 cantieri. Solo il tempo ci darà delle risposte, attenderemo il 2025 e vi terremo aggiornati nel frattempo. State con noi! 

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