Gli Heat tornano a casa dopo due settimane passate lontane dalle mure amiche. Positivo il bilancio, considerando la caratura delle squadre avversarie incontrate, ma con un poco più di cinismo si sarebbe potuto chiudere la serie con quattro vittorie.
Delle tre sconfitte, solo quella con Golden State è stata netta. A Denver sconfitti di un punto con la possibilità di vincere la partita allo scadere, ma il tiro da tre di Waiters finisce sul ferro. Ieri sera la terza sconfitta della serie, arrivata in casa dei Pistons. A Detroit gara a lungo condotta dai ragazzi di coach Spo che dimostrano di aver trovato più compattezza rispetto ad inizio stagione, ma quando bisogna mischiare le carte in campo, mettendo mano al quintetto base, spesso la squadra perde equilibrio. Questa volta Waiters non fa miracoli e dopo essere stati avanti anche di 11 punti a metà del terzo quarto, gli Heat cedono il passo e perdono il match 103-112.
Venerdì, in casa degli Utah Jazz, era andata in modo diametralmente opposto. Dopo una prima parte di gara difficile, i ragazzi crescono alla distanza e a due minuti dalla fine sono sotto di tre punti. Dion Waiters, di nuovo papá, prende per mano la squadra e infila 10 punti in un minuto e mezzo. Gara vinta 84-74 e forse la piú avvincente per come è maturata. Le altre due vittorie erano state conseguite contro i Phoenix Suns e a Los Angeles con i Clippers di Gallinari.
Mercoledí finalmente si torna all’American Airlines Arena. Ospiti di turno i Washington Wizard.