Lehigh Acres, contea di Lee, Florida.

Brian Hyde

Era l’agosto del 2015 quando Brian Hyde, che all’epoca dei fatti aveva soltanto 19 anni, ha ucciso sua zia Dorla Pitts, 37 anni, sua cugina Starlette Pitts, 17 anni e il compagno di Starlette, Michael Deon Kelly Jr., 19 anni. L’uomo fu arrestato qualche ora dopo gli omicidi, in possesso dell’auto di sua zia, Dorla Pitts, per guida pericolosa. Il giovane, originario del Belize, era arrivato in Florida illegalmente, soltanto qualche mese prima dell’aggressione che ha visto la morte di una madre, di sua figlia e del fidanzato di quest’ultima. “Una scena del crimine estremamente violenta, un’aggressione terribile”, la CBS nell’agosto del 2015 rendeva noto che “le tre vittime sarebbero morte a seguito di ripetuti traumi causati da ferite da taglio”.  (https://www.cbsnews.com/news/teen-charged-in-extremely-violent-florida-murder/)

Brian Hyde si servì infatti di un machete per compiere i tre delitti. A distanza di quasi tre anni, la CBS fa sapere che lo scorso 22 aprile, una giuria, dopo ore di attesa, ha deliberato, riconoscendo l’uomo colpevole di quattro omicidi di secondo grado. La notizia viene introdotta con una affermazione che non lascia spazio alla libera interpretazione dei fatti “Una storia terribile dalla costa sud-ovest della Florida”. All’epoca dei fatti, la cugina di Brian Hyde, Starlette Pitts, era incinta di sei mesi. All’uomo è stato riconosciuto anche l’omicidio del bambino che Starlette portava in grembo. (http://miami.cbslocal.com/2018/04/22/florida-man-guilty-killing-machete/). L’11 giugno l’uomo sarà condannato in via definitiva e trascorrerà il resto della sua vita all’interno delle mura di un carcere. Un fatto terribile e al contempo molto triste, per le vittime e per un giovane che, consapevole o meno di ciò che stava commettendo, ha distrutto per sempre anche la sua vita.

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