Continua inesorabile l’andamento negativo delle vendite per i magazzini Sears, al punto che il CEO Eddie Lampert ha deciso la chiusura di altri 46 punti vendita ( di cui 33 Sears e 13 Kmart ) entro novembre, con le vendite di liquidazione che inizieranno dalla prossima settimana.

Pagina di un catalogo Sears del 1908 che mostra una delle abitazioni in vendita. Si potevano acquistare anche auto e lapidi cimiteriali. Fonte. Sears Archives

Tre sono i punti vendita in Florida che verranno chiusi definitivamente: Sears 1625 NW 107th Avenue Doral Miami, Sears Coastland Ctr, 2000 9th Street N Naples, e Sears 2266 University Square Mall Tampa – University.

Nato nel 1886 come catalogo di vendita per corrispondenza di orologi dall’idea di un operaio delle ferrovie, Richard Sears, nel giro di un trentennio il catalogo era in tutte le case degli americani, contava 500 pagine e copriva praticamente tutte le categorie merceologiche dell’epoca, dagli spilli alle abitazioni. Una sorta di Amazon ante-litteram. Nel 1913 venne aperto anche il primo punto vendita e negli anni 30 si contavano già 400 negozi sparsi per gli States. Fino agli anni ’80 Sears ha mantenuto il primato di “Negozio degli Americani”, autoproducendo anche una linea di elettrodomestici (Kenmore), utensili per la casa (Craftsman) e generatori (Die Hard).

Il Sears Buiding, dello studio di architettura Owens, Skidmore and Merril, svetta dal 1973 sul downtown di Chicago. Fonte:Wikipedia

L’apice del successo venne celebrato negli anni ’70, quando il Sears Building (oggi Willis Tower) nel 1973 era l’edificio più alto del mondo (e così è stato fino al 1998), e svettava nello skyline di Chicago.  Tuttavia, a partire dal 1989, questo primato è passato a Walmart, e da allora la compagnia sta attraversando un lento ed inesorabile declino. Nel 2000 ha smesso di stampare il famoso catalogo ed è andata online, ma questo non ha apportato nessun sostanziale beneficio. Sears sta attualmente valutando un’offerta, dalla ESL Investments, (di cui Eddie Lempert è fiduciario, n.d.r.) per vendere il marchio di elettrodomestici Kenmore per 400 milioni di dollari. Il marchio Craftsman è già stato ceduto. Si stanno sperimentando nuove strategie, come negozi specializzati in materassi e punti vendita uniti di Sears e Kmart, ma gli analisti della vendita al dettaglio dicono che sarà difficile per l’azienda riprendersi dalla sua situazione disastrosa.

Eddie Lempert, CEO di Sears dal 2013. Fonte: Forbes

Le azioni di Sears sono diminuite di oltre l’85% negli ultimi 12 mesi, portando la capitalizzazione di mercato della società a circa 123 milioni di dollari, meno di quanto Lampert sia disposto a pagare per il marchio Kenmore. La Sears Holdings, che possiede anche la catena K-Mart, e all’apice dell’espansione commerciale degli anni ’80 contava 4000 punti vendita, da gennaio scorso ha annunciato la chiusura di altri 250 negozi, scendendo a quota 894. Anche Orchard Supply Hardware, (rivenditore di prodotti per la casa ed il giardinaggio, in possesso di Sears dal 1996 al 2011, e ora appartenente al gruppo Lowe’s) ha deciso la chiusura di tutti i punti vendita, sparsi tra California, Oregon e Florida (Coral Springs, Deerfield Beach, Orlando, Naples, Sunrise e Fort Lauderdale) entro febbraio 2019.

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