Ci sarebbe un petroliere venezuelano dietro gli ostacoli che negli ultimi mesi impediscono ai residenti di Coconut Grove di godersi la vista sulla Baia di Biscayne dal pezzo di spiaggia in fondo a St. Gaudens Road. Qualcuno ci aveva addirittura messo una panchina per godere meglio della luce del tramonto e dei riflessi del sole nel mare. Un piccolo angolo di paradiso che è durato finché il terreno accanto non è stato acquistato da un misterioso imprenditore che, secondo indiscrezioni sarebbe un discendente di una famiglia che possiede un impero petrolifero in Venezuela. Il primo ostacolo è stato un muro di 12 piedi sormontato dal filo spinato. Poi sono arrivate le telecamere di sorveglianza, dei lampioni che impediscono di vedere le stelle di notte e infine è scomparsa la panchina. Primo responsabile è stato l’uragano Irma a settembre, poi alcune settimane fa ne era stata costruita una nuova ma dopo appena un’ora era già stata distrutta, fatta e pezzi e gettata nella baia. I muratori che lavorano nel cantiere parlano di una ragazzata ma non tutti ne sono convinti. A partire da Glenn Terry, fondatore di King Mango Strut, che sul suo blog ha scritto: «Vorrei che lo zillionario venezuelano che ha acquistato la tenuta di Dupont in fondo a St. Gaudens Road ci lasciasse in pace». L’identità del nuovo proprietario del 3500 di St. Gaudens Road è sempre rimasta segreta fin da quando ha comprato il terreno per 11,7 milioni di dollari nel 2013. Nei registri immobiliari si parla della 3500 St. Gaudens LLC, una società che annovera tra i propri funzionari Mark D. Rich, un avvocato di Coral Gables specializzato nell’aiutare ricchi clienti nelle loro iniziative immobiliari, e Odette Perez, che assieme al fratello Isaac è legata a Juan Pablo Perez Alfonso, fondatore dell’Opec. Il nome di Isaac non compare mai nei documenti ma i vicini non hanno dubbi nel dire che è lui il proprietario. I due fratelli sono arrivati a Key Biscayne nel 2002 dopo il loro presunto coinvolgimento nel tentativo di golpe al governo di Hugo Chavez. Fin dagli anni ’50 però quel fazzoletto di terra è sempre stato una finestra sulla baia per tutti i cittadini di Coconut Grove. Nonostante le quattro miglia di litorale, oltre il 95% della costa sarebbe infatti di proprietà privata. Quel pochi metri però sarebbero una sorta di terra di nessuno tra una foresta di mangrovie di proprietà del regista David Frankel e il lotto 3500 dove una volta sorgeva la tenuta duPont.

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