Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è in queste ore a Washington ospite del Presidente USA, Donald Trump. I due capi di Stato si erano già incontrati al G7 e al vertice NATO, ma come è noto il Presidente Trump non ama i summit e preferisce le trattative bilaterali tra Stati. L’argomento principale in agenda è la lotta al terrorismo con un focus sulla stabilizzazione della Libia. Trump non ha mai nascosto simpatie per la condotta del nuovo governo Italiano in materia di immigrazione e l’Italia, da parte sua, si propone in questa fase come “facilitatore” nei rapporti tra Usa ed Europa (non proprio idilliaci al momento).

Verso mezzogiorno, dopo la firma del Libro degli Ospiti nella Roosevelt Room,  i due leader si sono spostati nella stanza ovale per un colloquio privato, poi allargato alle rispettive delegazioni. Alle 14 ore locale, i due si sono presentati in sala stampa per rendere noti i risultati del meeting, ed è subito emerso un clima cordiale e amichevole in totale assenza di formalismi (si sono sempre chiamati tra loro “Giuseppe” e “Donald” senza alcun titolo o carica). Il Presidente Trump ha riconosciuto all’Italia il merito di aver cominciato una dura lotta all’immigrazione clandestina e per la difesa dei confini (argomenti a cui il Tycoon tiene tantissimo).

L’Italia ha ottenuto l’appoggio degli Stati Uniti per la Conferenza sulla Libia che si terrà nel nostro Paese e che può rappresentare un passaggio cruciale nel processo di messa a punto delle condizioni politiche, legali e di sicurezza indispensabili per lo svolgimento delle prossime elezioni politiche e presidenziali libiche.

L’idea è che Italia e Usa possano insieme farsi promotori e fautori della stabilizzazione del Paese nordafricano, costituendo una “cabina di regia” da attuarsi attraverso i rispettivi ministeri degli Esteri e della Difesa.

La posizione vicina a Putin del governo Italiano è nota a tutti, ed infatti Conte ha ribadito di voler coinvolgere la Russia nei negoziati precisando che le sanzioni non possono essere revocate da un giorno all’altro, ma non dovrebbero mai avere effetti dannosi per la società civile russa, ma in chiusura della conferenza stampa il presidente Americano ha ribadito in maniera netta “le sanzioni alla Russia rimarrano così come sono”.

Riguardo alla TAP (trans Adriatic Pipeline) i due leader hanno auspicato il completamento dell’opera, ma Conte ha anche manifestato le perplessità delle comunità locali riguardo all’approdo della rete energetica e su questo punto il Presidente Italiano ha promesso che incontrerà gli Enti locali interessati.

Anche la questione degli scambi commerciali e dazi è stata al centro del faccia a faccia. Conte ha chiesto e ottenuto da Trump garanzie che gli interessi delle aziende italiane non vengano toccati, con particolare riferimento ai prodotti dell’agroalimentare. “Gli Stati Uniti, come sapete, hanno un grande deficit commerciale, anche con l’Italia, circa 31 miliardi di dollari, quindi dobbiamo rimettere a posto le cose” ha chiarito Trump.

Conte ha infine anticipato un progetto industriale aerospaziale tra i due Paesi che dovrebbe portare alla produzione di un aeromobile che ridurrà il tempo di volo tra Italia e Stati Uniti a circa due ore.

 

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