Obbligare i costruttori di Miami a inserire opere d’arte nei loro prossimi progetti di un valore che oscilli tra lo 0,5% e l’1,25% dell’intero costo di costruzione, o pagare una tassa fino all’1% che andrà a rimpolpare il Fondo per L’Arte negli Spazi Pubblici della città.

Questo è in sostanza il contenuto dell’ordinanza chiamata City of Miami’s Art in Public Spaces, che verrà sottoposta a votazione il prossimo 7 settembre da Efren Nunez, Acting Preservation Officer del Dipartimento per la Pianificazione e la Conservazione della città di Miami.

Little Havana
Questa ordinanza, destinata a finanziare l’arte pubblica in risposta alla sospensione dei fondi per mancanza di liquidità disposta dal Dipartimento per i Beni Culturali, sta tuttavia sollevando non poche polemiche e molta preoccupazione tra le file degli artisti, dei galleristi e degli stessi investitori.

Secondo quanto afferma Nunez, “L’arte pubblica è un riflesso dell’identità della città e del suo tempo. L’arte pubblica ispira l’immaginazione di tutti, incoraggia le persone a pensare e prestare attenzione” e questa ordinanza permetterà, secondo le previsioni, di avere a disposizione circa 8 milioni di dollari da investire nell’arte pubblica, a costo zero per i contribuenti. D’altro canto, però, questo comporterà il passaggio attraverso una trafila burocratica insidiosa.

Little Haiti
Le opere che gli imprenditori proporranno, infatti, dovranno essere selezionate da una commissione del Dipartimento per i Beni Culturali, composta da funzionari, imprenditori edili, un rappresentante del Perez Museum of Art, e critici d’arte professionisti.

Gli oppositori sostengono che in questo modo gli investitori preferiranno pagare la tassa piuttosto che investire in opere d’arte scelte per loro da altri, con conseguenze disastrose per le gallerie e il mercato degli artisti emergenti.

Inoltre, secondo quanto disposto dall’ordinanza, sembrerebbe che l’arte pubblica più famosa di Miami – i murales di Wynwood – non sarebbero conformi agli standard del programma. Per questo è stata proposta l’esenzione del quartiere, permettendo al comitato per lo sviluppo economico e culturale (BID) di Winwood di seguire proprie linee guida.

Wynwood
Ma il vice presidente del BID di Wynwood, Albert Garcia, dice che esentare il suo quartiere non risolve il problema. “Nel modo in cui la legge è formulata, la maggior parte dell’arte a Wynwood non si qualificherebbe come arte. Quindi questo provvedimento eliminerebbe la possibilità che si crei un nuovo “Wynwood” e non permetterebbe che Wynwood continui ad essere Wynwood”. A soffrirne di più sarebbero gli artisti locali, continua. “Hanno tutto da perdere se non sono riconosciuti come artisti legittimi, il cui lavoro non risulti conforme agli standard artistici (della città).”  “Vittime” dell’ordinanza risulterebbero anche i quartieri di Little Havana e Little Haiti, dove l’arte spontanea contribuisce a creare quell’atmosfera che li ha resi famosi in tutto il mondo.

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