Antidote, in francese o in inglese che dir si voglia c’est la même chose: è la soluzione al problema che si propone di ridefinire il concetto di moda in veste ecosostenibile, al 2613 NW sulla 2nd Avenue a Miami.

La boutique è di proprietà Sophie Zembra: origini francesi, un passato nel mondo della moda e tanti viaggi alla ricerca di materiali preziosi e di abili mani artigiane che sapessero narrare storie oltre che creare abiti. In Africa come in India, con un ideale: svecchiare il concetto di moda il più delle volte associato all’etichetta di un brand a beneficio di un concetto di moda inteso come libera espressione di sé stessi, nel rispetto delle linee e dei materiali ma anche delle persone, della natura e del mondo. Da questa narrativa coinvolgente prende forma lo shop Antidote nel quartiere artistico di Miami, Wynwood. Qui dove tutto è atto creativo in continua evoluzione, dove tutto è stimolo e colore, le tonalità giocate sul bianco e pastello della boutique mettono in risalto il colore del legno naturale alternato alla bellezza del rame della struttura e al foliage delle pareti, in maniera coerente all’ottica ecosostenibile che lo shop sponsorizza. La qualità delle materie prime e il rispetto dell’artigianalità, oltre ad essere pilastri portanti del negozio di Sophie Zembra, sono le caratteristiche che contraddistinguono il lusso, anche se apparentemente l’associazione tra i due termini, pare stridere: Come può l’ecosostenibilità essere associata al lusso? Ce ne ha parlato Francesca Belluomini, protagonista della prima di una serie di eventi proposti da Antidote della serie Morning Stories che ha visto partecipare diverse donne. Tutte differenti tra loro eppure tutte accomunate dal gusto per il bello e per il lusso e consapevoli della necessità di dover ridefinire il concetto di moda ora più che mai abusato e standardizzato senza rispetto della persona, del mondo, dell’etica. Francesca, che ha dedicato la propria vita alla moda, prima con lo studio e poi con il business, è autrice del libro The Cheat Sheet of Italian Style, Confidence and sustainable chic in ten struts e in questo splendido incontro, molto chic, quasi intimo per certi versi ci ha parlato del suo concetto di luxury style e sustainable chic. Secondo Francesca l’ecosostenibilità non preclude il lusso, ma necessita di differenziare quel che è lusso da quel che è moda. Il lusso è ricerca di materie prime di standard elevati, artigianato, studio di trend di settore, rispetto della filiera di produzione e lavorazione nel rispetto della natura, il lusso opera in modo etico; la moda è invece il più delle volte la standardizzazione di un modello che non ci appartiene e che ci viene proposto attraverso personaggi di spettacolo per lo più, sovvenzionati dagli stessi brand produttori e canalizzati attraverso social media, senza rispetto per la materia prima, per i principi di produzione e per le persone che vi operano.  Secondo un rapporto del True Luxury Global Consumer Insight, stilato dal The Boston Consulting Group, della Fondazione Altagamma (punto di riferimento a livello mondiale della conoscenza del mercato luxury) i consumatori del lusso che considerano la sostenibilità un valore fondamentale al momento della scelta dei loro acquisti sono in costante aumento.

 Questo è sintomatico del fatto che l’umanità è orientata ad un modo di fare moda più consapevole, più etico, con materiali vegani o riciclati come quelli proposti da Antidote: elementi di lusso che garantiscono però anche la qualità dell’intera filiera produttiva. Per concludere in bellezza la splendida Morning Story di stamani, come in una piacevole commedia o in una sbiadita fotografia d’altri tempi, tra le varie figure presenti all’evento, una su tutte: Queen B: la Bellissima, Bionda, Barbara Hulanicki.

Fondatrice nella Londra anni 60 di Biba,  tassello fondamentale per il mondo della moda e insignita per questo dell’OBA – Order of the British Empire, la più alta onorificenza inglese, ad opera della Regina Elisabetta. Ironia della sorte ha voluto che Barbara, cliente di Antidote (fatto questo che garantisce sulla qualità e lungimiranza della boutique di Sophie Zembra) fosse presente ad ascoltare la donna, Francesca, che molti anni prima aveva parlato di lei nella sua tesi di laurea magistrale e che ha avuto così l’onore di presentare il proprio libro, oltre che in una location d’eccezione con capi esclusivi e pregiati, anche dinnanzi alla donna con l’allure magnetica che ha dato un grande valore aggiunto al settore fashion e che ancora oggi rappresenta una musa ispirativa per fascino e portamento.

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Lettere e Filosofia ad indirizzo artistico; per 13 anni responsabile per la qualità di un laboratorio agroalimentare. La passione per l’arte l’ha portata a frequentare corsi presso l’associazione illustratori Ars in Fabula di Macerata, con personaggi di spicco dell’ambiente fra i quali Roberto Innocenti, Maurizio Quarello, Miguel Tanco. Appassionata di pasticceria consegue il titolo presso CAST Alimenti, la prestigiosa scuola di pasticceria del Maestro Iginio Massari. Consegue il titolo di “chocolatier” frequentando il corso speciale con il Maêtre Chocolatier svizzero Eliseo Tonti. Spostandosi all’estero, per seguire il marito trasferitosi negli States per lavoro, frequenta corsi con i più grandi pasticceri nel paesaggio internazionale: Christophe Felder, Jean Michael Perruchon, Christophe Michalak, Antonio Bachour, John Martin, Francisco Migoya fra i tanti… Il motto: Vedere è indagare e indagare è conoscere.

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