In occasione della Conferenza per la Sicurezza e lo Sviluppo del Centro America in programma per il 15 e 16 giugno prossimi, si incontreranno a Miami Donald Trump, accompagnato dal suo Vice Pence, ed una nutrita rappresentanza ai massimi livelli della classe politica e dirigenziale messicana. Saranno presenti, in qualità di osservatori, Costa Rica, Colombia, Canada, Panama, Belize, Chile, Spagna ed altri Stati Membri dell’UE.

Profughi Cubani in viaggio verso le coste statunitensi prima degli accordi diplomatici del 2014

Sebbene la notizia non sia stata confermata dal portavoce della Casa Bianca, tutti auspicano che in quest’occasione Trump possa pronunciarsi in merito ai rapporti con Cuba, dopo che lo stesso Presidente USA ha espresso la volontà di riesaminare le scelte di Obama.

Esponenti comunità cubana a Miami

L’ex presidente infatti, nel 2014 aveva dato il via al processo di normalizzazione dei rapporti diplomatici con l’isola caraibica, abrogando la famosa regola del “Piede asciutto- Piede bagnato” per i richiedenti asilo e dando il via libera ai visti turistici e d’immigrazione.

Si pensa che Trump possa ristabilire la “linea dura”, limitando gli scambi e il turismo, restringendo i requisiti per l’immigrazione, e incentivando il business militare, anche perché, come ha affermato in passato il Presidente, le scelte di Obama su Cuba non hanno portato alcun vantaggio agli USA.

La sede di Miami, dove la comunità cubana ha il peso politico maggiore negli States e la sua maggioranza ha appoggiato Trump nelle ultime votazioni, permetterebbe al Presidente di far arrivare il messaggio nel modo il più diretto possibile.

Uno scorcio caratteristico di Little Havana a Miami, dove vive la maggior parte degli immigrati cubani

L’incontro, di per sé, ospitato dalla Florida International University, è stato indetto per fare il punto della situazione sui principali problemi che affliggono i paesi del Centro America, in primis Messico, Honduras, Guatemala e Panama: la violenza dilagante delle gang, l’economia troppo debole per rappresentare un disincentivo all’ immigrazione (clandestina e non), e il traffico di droga. I flussi migratori da questi paesi convergono principalmente su Miami, causando un aumento esponenziale di atti criminali legati al traffico di droga.

Sebbene Trump si sia già recato più volte nel sud della Florida presso la sua tenuta di Mar-a-Lago, per il presidente questa è la prima visita ufficiale a Miami.

 

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